Per il 2020 ci sono alcune novità relative alle spese veterinarie detraibili. Cambia la soglia massima di spesa e cambiano anche i requisiti d’accesso. Facciamo un po’ di chiarezza e vediamo come possiamo aiutarti per ottenere le agevolazioni sulle spese per il tuo animale domestico.
Come funziona la nuova detrazione delle spese veterinarie?
L’ultima Legge di Bilancio ha alzato a 500,00 euro la soglia massima per le spese veterinarie detraibili. La detrazione del 19% si applica alla parte che eccede la franchigia di 129,11 euro, quindi si può ottenere una detrazione massima di 70,46 euro. Per tutti i proprietari di animali si tratta di un piccolo passo avanti, ma siamo convinti che sia comunque un vantaggio fiscale da non farsi sfuggire.
Quali sono i requisiti per avere le spese veterinarie detraibili?
Per accedere alla detrazione delle spese veterinarie, devi rispettare due condizioni.
1. Obbligo di tracciabilità delle spese
A partire dal 2020, le spese possono essere portate in detrazione solo se tracciate, quindi pagate con carta o bancomat. Le spese interessate, in particolare, sono:
- le prestazioni del veterinario,
- l’acquisto di farmaci veterinari con prescrizione del veterinario,
- l’esecuzione di analisi di laboratorio o interventi in clinica veterinaria.
2. Possesso legale dell’animale
Come per gli anni precedenti, le spese veterinarie sono detraibili solo se dimostri di essere il proprietario legale dell’animale domestico, che sia un cane, un gatto, un furetto, un coniglio o un canarino.
Come si dimostra il possesso di un animale?
Il possesso legale dell’animale può essere dimostrato in vario modo, è sufficiente avere la documentazione corretta. Ad esempio puoi scegliere di presentare la fattura d’acquisto o il certificato di adozione. Oppure puoi presentare la certificazione rilasciata dall’ASL o dal veterinario quando hai iscritto il tuo animale all’anagrafe e l’hai dotato di microchip.
Sai che puoi dotare di microchip anche il gatto e il furetto?
Per un cane ormai da molti anni il microchip è obbligatorio per legge. E per gli altri animali? Non ci sono obblighi, ma il microchip resta il sistema più semplice e sicuro per identificare anche un gatto, un furetto o perfino un coniglio.
Il chip è un dispositivo elettronico certificato, realizzato in materiale biocompatibile e quindi innocuo per l’animale. Il suo inserimento è indolore e, in caso di smarrimento dell’animale, il microchip è un sistema efficace per risalire al suo legittimo proprietario e riconsegnargli il suo amico a 4 zampe. Inoltre, se devi viaggiare all’estero e devi portare con te un gatto o un furetto, il microchip è indispensabile per fargli ottenere il passaporto europeo.
Insomma, dotare il tuo animale di microchip è un gesto di responsabilità e d’amore nei suoi confronti, oltre che un metodo semplice a un costo molto contenuto per accedere alla detrazione delle spese veterinarie.
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